fare ricerche allarchivio capitolino

fare ricerche allarchivio capitolino


in questo post sintetizzer� le procedure, ma anche le tecniche di ricerca, necessarie per visionare i progetti (ed anche altra documentazione) presso larchivio storico capitolino.

Anzitutto, a quale scopo pu� servire per un tecnico cercare dei documenti allarchivio capitolino? sostanzialmente, per ricercare la legittimit� urbanistica di un immobile o di un intero fabbricato, in tutte le volte in cui � necessario risalire al progetto originario di costruzione e quando questo progetto risale a prima del 1931, anno in cui larchivio progetti � stato trasferito presso lattuale Dipartimento PAU.

Presso larchivio capitolino sono conservati i progetti esaminati dalla commissione edilizia a partire dallultimo quarto del 1800 fino appunto al 1930. La ricerca si deve fare purtroppo solo sul posto, presso la sede dello stesso archivio (� in piazza dellorologio), tramite i terminali messi a disposizione del pubblico: anni fa era stato dato avvio ad un progetto che avrebbe portato alla disponibilit� del portale di ricerca direttamente on-line, e il tutto avrebbe dovuto prendere servizio entro il 2012, ma ad oggi ancora non si vede nulla. Una parte della documentazione, purtroppo non di diretta rilevanza edilizio-urbanistica, � disponibile a questo indirizzo.

Per effettuare la ricerca � molto utile conoscere il nominativo del proprietario dellimmobile al momento della costruzione, perch� � a questa persona che il fascicolo fa riferimento. Spesso, ma non sempre, nei riferimenti del fascicolo � presente anche il nome del progettista, che compare nei risultati di ricerca pertanto pu� essere un ulteriore elemento utile.

Se non si trova nulla, o se non si � certi del risultato ottenuto mediante proprietario, si deve procedere mediante indirizzo. Qui c� da considerare una cosa essenziale: proprio quelli sono stati degli anni molto vivaci nellattivit� dellufficio toponomastica, anche e soprattutto perch� era il periodo della prima espansione al di fuori del nucleo storico originario e immediate propaggini (Piazza Bologna, Piazza Re di Roma, lAppio-tuscolano, le prime propaggini del Prenestino, etc). Purtroppo le strade sono state non solo nominate magari in anni successivi alledificazione ma, ancora peggio, strade che avevano inizialmente un nome ne hanno poi ottenuto un altro a distanza di pochi anni, con il risultato che non si pu� mai essere sicuri che il riferimento al progetto sia quello giusto.

In ci� aiuta, ma non fino in fondo, il servizio toponomastica presente tra le applicazioni disponibili on-line sul sito di Roma Capitale, che per ogni toponimo fonisce come risultato il nome della via, lanno di istituzione ed in molti casi anche la scansione della deliberazione comunale con cui � stata autorizzata. Accennavo al fatto che questa cosa, utilissima, purtroppo non pu� essere considerata in modo troppo stringente perch� gli uffici a quei tempi viaggiavano ad una velocit� molto diversa da quella che conosciamo oggi, e capitava benissimo che, nei fatti, il nome della strada, magari istituita nel 1922, divenisse poi "pubblico" solo diversi anni dopo, per cui i progetti che sono stati presentati nei primi anni potrebbero riportare il nome della strada precedente, oppure nessun nome (tipica � la dizione "via da denominare di piano regolatore", spesso abbreviato con "via di p.r.").

Casi di strade che hanno cambiato nome nel tempo e che mi sono capitati personalmente sono: via Livorno, che in origine si chiamava via Amalasunta, via Stamira, che in origine era Stamura, via Pinerolo, istituita nel 1924, che in origine era la prosecuzione di via Orvieto, la quale in origine andava da via La Spezia fino a piazza Re di Roma. Piazza Casalmaggiore, che si trova a met� della originaria via Orvieto, sar� rinominata ancora anni dopo. Se vi siete imbattuti in ricerche analoghe potete aggiungere un commento al post, ed inserir� i riferimenti in questo paragrafo.

Attenzione alle vie nelle zone in via di urbanizzazione: spesso venivano nominati dei tracciati viari molto "lunghi" che successivamente sono stati "frazionati" in vie dal nome diverso. In tal caso, il progetto far� riferimento al nome di unaltra strada, pertanto occhio agli allineamenti viari: se trovate un progetto con il giusto proprietario ma che risulta in una via che � orientativamente la prosecuzione della strada in cui oggi risulta limmobile, � probabile che quello sia il progetto giusto. Fate riferimento allesempio di via Pinerolo/via Orvieto che riporto nel paragrafo precedente.

Purtroppo il servizio on-line di toponomastica, che pure � encomiabile ed utilissimo, non consente di sapere quale era il nome precedente di una strada, e spesso non si capisce neanche leggendo le delibere. Nei progetti, comunque, doveva essere sempre rappresentato lo schema delle strade limitrofe a quello dellintervento, per determinare la localizzazione delledificio in modo certo: prendendo un edificio in un lotto confinante e coevo, � probabile che possiate estrarre lo schema delle strade con i nomi di allora.

Pur seguendo i vari suggerimenti di cui sopra, non sempre si trova il progetto delledificio che si va cercando, e questo pu� dipendere da alcuni fattori:
  1. il fascicolo � andato perduto; 
  2. il fascicolo non � mai stato presentato; 
  3. il fascicolo � stato trasferito temporaneamente al dipartimento PAU senza che poi sia stato fatto tornare indietro (pu� capitare, soprattutto per i progetti che, inizialmente depositati presso larchivio capitolino, subivano varianti o integrazioni successivamente al 1931); 
  4. il fascicolo non si trova con i riferimenti diretti e noti (costruttore, proprietario dellepoca della costruzione, indirizzo).
vediamo cosa fare nei vari casi.

Nei casi 1 e 2, c� poco da fare: il progetto non esiste e, se � esistito, � andato perduto per sempre. In questo caso, la legittimit� pu� essere verificata facendo riferimento alla planimetria catastale dimpianto, che dovr� rportare una data di presentazione non posteriore al 1942. Nel caso in cui esistano sia il catastale del 1939 e sia il progetto, secondo me prevale il secondo, dunque se ci sono differenze tra i due documenti, bisogna fare riferimento ai grafici dellautorizzazione edilizia. Spesso non si pu� distinguere tra i casi 1 e 2.

il caso 3 � abbastanza raro, pu� capitare nei fascicoli degli anni a ridosso del 1931 in quegli edifici che erano in corso di costruzione in quellanno, ma pu� capitare, per questioni varie, anche per edifici il cui progetto risale a qualche anno prima. � quasi impossibile che ci� sia potuto avvenire per progetti antecedenti al 1925. In questo caso baster� effettuare la ricerca anche presso il PAU, cosa comunque da farsi per scrupolo se non si � trovato nulla allarchivio capitolino.

se vi capita il caso 4, � probabile che possiate risolvere seguendo le indicazioni riportate pi� sopra. Considerate comunque che si pu�, anzi sotto certi aspetti si deve, andare un po per tentativi.

Alcune informazioni pratiche:
  • larchivio � aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 16:00, ma c� un numero limitato di terminali a disposizione ed anche un numero limitato di armadietti, per cui in caso di forte affluenza potreste non essere ammessi; 
  • la documentazione di questo archivio non � riservata n� privata, dunque � di pubblico accesso: non � quindi necessario avere deleghe della propriet�;
  • ogni giorno vengono effettuate tre "prese" di documenti ad orari prestabiliti, durante le quali si possono chiedere un massimo di 2 fascicoli o documenti per persona (fa fede la tessera, che � personale). dunque in una sola giornata si possono visionare al massimo un totale di 6 documenti (di pi� ovviamente se si va in due). Gli orari delle prese attuali (ottobre 2016) sono: 9:45; 11:45; 14:00. la richiesta di documento va depositata fino a qualche minuto prima dellorario indicato. Si possono prenotare delle prese per il giorno successivo, ma solo per lorario delle 9:45. Se il documento non � stato visionato entro lorario della successiva presa, viene riportato in archivio e bisogner� richiederlo di nuovo;
  • i bollettari con le licenze di abitabilit� possono essere visionati anche senza orario e non rientrano nel limite massimo dei documenti visionabili: labitabilit� � comunque sempre visionabile sul portale informatico in quanto tutti i documenti sono scansionati e disponibili (sempre solo sui terminali sul posto, purtroppo);
  • in sala visure non � possibile entrare con borse, borselli e neanche con cartelle in cartone, bisogna entrare solo con il fascicolo da visionare. si possono prendere appunti, ma solo su dei fogli sciolti e usando esclusivamente una matita (non chiedetemi il perch�). Anche il telefono � bandito. inutile dunque andare allarchivio con molte cose, anche perch� gli armadietti non sono molto capienti. non � possibile visionare i documenti in nessun altro posto che non sia la sala appositamente dedicata;
  • dei documenti pu� essere ovviamente chiesta la riproduzione, che per� pu� essere solo ed esclusivamente digitale, mediante scansione o fotoriproduzione. Dovrete dotarvi di un CD vergine (ma � ammissibile anche il DVD) da consegnare allufficio, perch� non vi verr� messo a disposizione neanche pagando. Non � attualmente possibile ottenere i documenti in nessun altro modo;

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